ArcheoTibur: Mausoleo dei Plautii

Il Mausoleo dei Plautii, ubicato lungo la sponda sinistra del fiume Aniene e fiancheggiato dal Ponte Lucano, è una tomba monumentale risalente ai primissimi anni del I secolo d.C., essendo la più antica iscrizione funeraria dedicata a Marco Plautio Silvano il quale, nel suo lungo e glorioso Cursus Honorum, ricoprì la carica di Console nell'anno 2 a.C., durante il principato di Ottaviano Augusto. La Gens Plautia fu una delle prime quaranta Gentes di Roma e il primo appartenente a tale famiglia a raggiungere il consolato fu Caius Plautius Proculus, nel 358 a.C.: dopo di lui ben altri 8 raggiunsero tale carica. Alcuni ritengono fosse una Gens di origine plebea, il che andrebbe però in disaccordo sia con le prestigiose onorificenze che ottenne, sia con la sua comprovata antichità: una sua possibile appartenenza a radici etrusche è ravvisabile nel Nomen originario, ovverosia Plotii. La tomba monumentale, utilizzata anche in seguito dai discendenti, appare oggigiorno come un imponente cilindro rivestito di Lapis Tiburtinus, con base quadrangolare attualmente interrata, sormontata da una rotonda a due ordini e alta circa 35 metri (m. 34,56). Al corpo circolare fu aggiunto un avancorpo rettangolare incorniciato da semicolonne di ordine corinzio, così che si potessero ospitare una serie di iscrizioni funebri inerenti gli occupanti della tomba e le onorificenze ottenute in vita. Risulta odiernamente mutato, nella forma, rispetto all'antichità. sia per danni causati dal tempo che per azioni umane: nel XV secolo vennero apportate modifiche strutturali e di restauro per trasformarlo in torre di guardia a protezione del prospiciente Ponte Lucano sul fiume Aniene. Il fastigium di coronamento sommitale venne rimpiazzato, nel 1465, da una merlatura guelfa a beccatelli, simbolo di fedeltà al papato, per ordine di Papa Paolo II, il cui stemma risulta ancora ben visibile.