A cura dell’Ing. Christian Doddi
Figura 1 - Tavola del cosiddetto Tempio Tiburtino del Montano |
Figura 2 - Ipotesi ricostruttiva 3D del cosidetto Tempio Tiburtino del Montano - Ing. Christian Doddi - ArcheoTibur 2021, Tutti i Diritti Riservati© |
Attualmente non si è a conoscenza di un monumento che lo rispecchi anche a grandi linee, ma l’accuratezza dei dettagli A e B (fig.1), lasciati dal Montano, rende difficile credere che sia tutto frutto di colta ed erudita fantasia. Per provare a dare una risposta è d’obbligo confrontare il presunto tempio tiburtino con le esistenze di cui siamo a conoscenza.
Figura 3 - Lanterna di San Carlo alle 4 Fontane. |
Figura 4 - Lanterna di Sant'Ivo alla Sapienza |
Figura 5 - Tempio di Venere, Baalbek, Libano. |
Figura 6 - Tempio di Venere, Baalbek, Libano. |
Figura 7 - Caratteristiche architettoniche del Tempio di Venere a Baalbek, Libano. |
Figura 8 - Ipotesi ricostruttiva 3D assonometrica del cosiddetto Tempio Tiburtino del Montano - Ing. Christian Doddi - ArcheoTibur 2021, Tutti i Diritti Riservati© |
Altra affinità con il capolavoro di Agrippa prima e Adriano poi, è la cupola cassettonata, elemento fortemente utilizzato nel III sec. d.C. Lo studio dello stile propostoci dal Montano può darci anche un’idea generale dell’epoca a cui apparterrebbe, che suggerisco essere compresa tra il II e il III sec. d.C.
Come si può vedere dal confronto dei due templi, ci sono elementi particolari che distinguono entrambi i monumenti. In particolar modo nel tempio riportato dal Montano spicca l’insolito utilizzo del crepidoma al posto dell’alto podio. Esperienze simili le ritroviamo, nel mondo romano, nel tempio di Ercole Olivario (fig. 10) al Foro Boario (Roma) e in quello di Afrodite Cnidia (fig. 9) a Villa Adriana.
Figura 9 - Ipotesi ricostruttiva 3D della cosiddetta Tholos Dorica di Aphrodite Cnidia, Villa Adriana, Tivoli - Ing. Christian Doddi - ArcheoTibur 2020, Tutti i Diritti Riservati© |
Figura 10 - Tempio di Ercole Olivario al Foro Boario, Roma |
Figura 11 - Pianta del cosiddetto Teatro Marittimo, Villa Adriana, Tivoli |
Figura 12 - Pianta del cosiddetto Belvedere, Villa Adriana, Tivoli |
Tali errori di valutazione e conoscenza non sarebbero stati fatti da una persona colta come il Montano, quindi mi sento di escludere l’idea che l’architetto abbia “trasformato” e reinventato il tempio, partendo dallo studio e dalla riproposizione dei monumenti sopra citati. Un’idea plausibile è che sia venuto in possesso di disegno di studio di Villa Adriana e che dagli schizzi di altre persone abbia ricreato il tempio nella sua raccolta. Va sottolineato come nel ‘500 e nel ‘600 vi era la moda incisoria delle vedute panoramiche delle città (fig. 13), ma la maggior parte delle volte tali incisioni erano errate, soprattutto nel caso di Tivoli, dove gli artisti disegnavano skyline in maniera del tutto inventata perché non essendo loro testimoni diretti, venivano a conoscenza dei panorami solo attraverso racconti e/o schizzi di altre persone.
Figura 13 Tivoli, J. Hondius, rappresentazione verosimile del panorama tiburtino. 1627 |
Bibliografia
- Le invenzioni architettoniche di Giovanni Battista Montano Milanese (1534-1621), Giuseppe Zander, Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura N.30, Facoltà di Architettura Università di Roma, 1958
- Borromini nella cultura europea, Paolo Portoghesi, Laterza 1982
- Roma Barocca, Paolo Portoghesi, Laterza 1982
- Borromini La vita e le opere, Paolo Portoghesi, Skira 2020
- Storia di San Carlino alle Quattro Fontane, Marisa Tabarrini Paolo Portoghesi, Newton Compton, 2001
- Dizionario di architettura, N. Pevsner J. Fleming H. Honour, Einaudi 1981
- L’architettura del mondo antico, Bozzoni Franchetti Pardo Ortolani Viscogliosi, Laterza 2006
- Guida agli ordini architettonici antichi: Il Dorico, Giorgio Rocco, Liguori 1994
- Villa Adriana, il sogno di un Imperatore, Eugenia Salza Prina Ricotti, L'Erma di Bretschneider 2001
- Il padiglione di Afrodite Cnidia a Villa Adriana: progetto e significato, Giorgio Ortolani, Università degli Studi di Roma La Sapienza, 1998
- Origines, ArcheoTibur, Stefano del Priore, Vecchie Letture 2020
- L’architettura del mondo romano, Morachiello Fontana, Laterza 2009
- Tibur pars prima, Cairoli F. Giuliani, 1970
- Tibur pars Altera, Cairoli F. Giuliani, 1966
- Etruscan and Early Roman Architecture, Axel Boethius, The Publican History of Art 1978
- “Viaggio a Tivoli”, Franco Sciarretta, Tiburis Artistica, 2001S
- Dintorni di Roma, Antonio Nibby
- Raccolta de Tempii e Sepolcri disegnati dall’antico da Gio. Battista Montano, Libro Terzo
- Opus Architectonicum, Francesco Borromini
- Regola delli cinque ordini d’architettura, Jacopo Barozzi da Vignola
- De Architectura, Marco Vitruvio Pollione
1 Peristasi: colonnato che cinge sia un tempio sia una basilica.
2 Lanterna: torretta circolare o poligonale, finestrata su tutti i lati e talvolta coperta a cupoletta, a coronamento di un tetto o di una cupola.
3 Trabeazione: il complesso delle membrature orizzontali sostenuto dai piedritti verticali.
4 Abside: originariamente porzione della basilica laica romana, per lo più semicircolare e coperta a semicupola; impiegata poi nei palazzi e nelle ville, anche con funzioni strutturali.
5 La zona della trabeazione classica posta tra architrave e cornice; può essere liscio, oppure ornato in serie di triglifi e metope, scolpito, figurato.
6 Tholos: tempio a cella circolare.
7 Periptero: tempio contornato da peristasi.
8 Tetrastilo: edificio antico, o parte di esso, con quattro colonne frontali.
9 Intercolumnio: distanza tra due colonne.
10 Va considerato che nell’architettura romana, soprattutto quella che rispecchia i canoni del De Architectura del Vitruvio, la proporzione (quasi sempre riferita al diametro di base della colonna) è alla base della progettazione. Non si sarebbe mai verificato, quindi, il sovradimensionamento dei pilastri angolari della peristasi, risultando così non in linea con i canoni imposti dall’architettura romana. Il Montano, però, è un architetto del ‘500/’600 e per questo se si dà credito ai suoi disegni, appellarci alle soluzioni del Vignola per riproporre un riproporzionamento dei pilastri con l’inserimento di lesene, è accettabile).
11 Crepidoma: basamento di solito costituito da tre gradini.
12 Èntasis: rigonfiamento a un terzo del fusto della colonna, sia apparente sia reale. È una correzione ottica della rigidezza della membratura e dà l’impressione che essa si opponga alla pressione cui è sottoposta.